• Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • La famiglia rappresenta un sistema che si autoregola e che si gestisce sulla base di regole stabilitesi nel tempo attraverso vari tentativi ed errori.

  • La famiglia rappresenta un sistema che si autoregola e che si gestisce sulla base di regole stabilitesi nel tempo attraverso vari tentativi ed errori.

  • Nella giungla sociale dell’esistenza umana, uno non può sentirsi vivo senza un minimo senso di identità.

    Erik H. Erikson: Identità, gioventù e crisi.

  • Nella giungla sociale dell’esistenza umana, uno non può sentirsi vivo senza un minimo senso di identità.

    Erik H. Erikson: Identità, gioventù e crisi.

  • Con l’espressione ‘ Diventa ciò che sei’, Nietzche ci esorta ad evitare la vita non vissuta. Egli ci dice: realizza te stesso, metti in pratica le tue capacità, vivi con audacia e completezza.

  • Con l’espressione ‘ Diventa ciò che sei’, Nietzche ci esorta ad evitare la vita non vissuta. Egli ci dice: realizza te stesso, metti in pratica le tue capacità, vivi con audacia e completezza.

  • La massima ‘ Ciò che non mi uccide, mi fortifica’, Nietzche la collega all’idea di un albero che, subendo le più violenti tempeste e sprofondando le proprie radici sempre più giù nel terreno, cresce e diventa sempre più forte.

  • La massima ‘ Ciò che non mi uccide, mi fortifica’, Nietzche la collega all’idea di un albero che, subendo le più violenti tempeste e sprofondando le proprie radici sempre più giù nel terreno, cresce e diventa sempre più forte.

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Adolescenza : un percorso parallelo del genitore con il figlio adolescente

L’uomo nel suo percorso evolutivo attraversa vari stadi. Uno degli stadi piu importanti e’ quello dell’adolescenza, quando avvengono cambiamenti particolarmente rilevanti a livello emotivo, fisico e psichico. La manifestazione fisiologica dell’adolescenza permettera’ all’ individuo di entrare nella fase matura della vita con le giuste risorse .

Come descrivero’ in seguito, i genitori hanno molto da guadagnare dal rapporto con il loro figlio adolescente. D’ altra parte, senza la contestazione  dell’adolescenza, non sarebbe possibile l’evoluzione del genere umano. L’ adolescenza costituisce quindi una condizione necessaria, a cui la stessa Natura- Dio, ha provveduto e costituisce il futurο e la prospettiva dell’uomo per un futuro migliore.

Che cosa e’ allora l’adolescenza ?

E’ quel periodo della nostra vita che inizia dopo gli undici anni quando il bambino comincia attivamente ad allontanarsi dalla famiglia, misurando le proprie forze, qualunque sia la realta’ che lo circonda. L’ adolescenza finisce quando il ragazzo raggiunge l’ indipendenza psicologica dai genitori e ha creato con loro un rapporto basato sulla parita’ e sul rispetto reciproco. Ha raggiunto la sua personale identita’ che comprende il proprio sistema di valori etici, non molto diverso da quello dell’ambiente familiare, come anche la dedizione alla professione scelta.

Lo sforzo del ragazzo  di allontanarsi dai genitori gli crea sentimenti di insicurezza che a loro volta, gli procurano paura, irritabilita’, nervosismo, polemica.

A livello fisico ci sono cambiamenti ormonali che provocano una forte reazione sessuale con rispettiva sensibilita’ psicologica. Nelle ragazze compare il ciclo mestruale, la crescita del seno mentre nei ragazzi la crescita del pene con l’ eiaculazione e peluria. Durante l’adolescenza puo’ svilupparsi il complesso di Edipo, dove le fantasie erotiche e i sentimenti si focalizzano sul genitore di sesso opposto.

Di solito l’ adolescenza si conclude all’ eta’ di 18 anni quando l’ adolescente ha ormai sviluppato il sentimento della responsabilita’ e della sicurezza in se’ stesso.

Posizione e atteggiamento del genitore verso l’ adolescente :

I genitori sono chiamati ormai ad accettare la perdita del controllo che esercitavano fino a quel momento sui figli. E’ importante prendere coscienza del fatto che i figli non sono di loro proprieta’ e sono liberi di scegliere il loro modo di vivere. Ne ‘ rappresentano un investimento, come credono alcuni, per gli anni della vecchiaia.

In questo periodo di transizione dei figli, i genitori devono trovare un nuovo modo di essere presenti nella vita dei figli, senza imposizioni. Rispettare la liberta’ dell’adolescente non vuol dire mancanza di interesse. La presenza del genitore e’ necessaria ed essenziale ponendo alcuni limiti fondamentali al figlio. Limiti che abbiano un significato e derivino da principi generali, che tutti osserviamo.

Questi limiti non devono essere posti dall’ autoritarismo ,ostinazione e egoismo del genitore, ne’ dall’ eccessiva paura e insicurezza. Ne’ dalla difficolta’ di lasciare crescere i figli. La reazione dell’ adolescente ai limiti posti dal genitore e’comune e prevedibile.  Se pero’ questi limiti sono giustificati da argomentazioni valide e sono il risultato di un sincero interesse, alla fine verranno accettati dall’ adolescente.

Da parte sua il genitore e’ chiamato a mostrare una coerenza tra quello che dice e quello che fa in modo da osservare le stesse regole di vita. Diversamente sara’ inaffidabile agli occhi del figlio. I genitori non devono dimenticare che i figli hanno un forte bisogno di essere orgogliosi di loro.

Il genitore che pone certi limiti e regole al figlio deve essere pronto a tollerare le critiche e le proteste dell’ adolescente. Questa e’ “ la democrazia nella famiglia ” che puo’ stancare il genitore ma che educa il figlio. D’ altronde non dobbiamo dimenticare che  i genitori stessi hanno la responsabilita’ delle regole adottate nella loro famiglia . Attraverso questo atteggiamento del genitore, l’ adolescente si rende conto che il genitore lo ascolta e lo rispetta ma non e’ d’accordo. A differenza del genitore che rifiuta il dialogo, facendo sentire i ragazzi particolarmente immaturi. Questo li spinge a  ribellarsi.

Allora e’ utile che il genitore piu’ calmo e rilassato intraprenda il dialogo con l’adolescente e non il genitore che si impone a priori.

Che il genitore accetti di fare un passo indietro dalla sua posizione di potere  e contemporaneamente ponga i suoi limiti sembrerebbe una contraddizione. Ma non e’ cosi poiche’ si vede che il genitore non e’ inflessibile e assoluto.

Ci sono genitori che credono che devono lasciare i loro figli adolescenti completamente liberi di fare le loro scelte e di assumersene la responsabilita’. La differenza con il genitore che discute con il proprio figlio e’ che mentre rispetta Il suo punto di vista, contemporaneamente lo aiuta a comprendere.

Cosi si crea un rapporto speciale tra genitore e adolescente il quale nei momenti difficili chiedera’ il parere del genitore, senza che questo riduca la fiducia in se’ stesso.

Attraverso la coltivazione di questo rapporto, il genitore spesso rivede alcune sue opinioni dal momento che niente e’ statico e tutto si evolve. E’ il regalo che si riceve dal rapporto con un figlio adolescente.

Spiros Metaxas Psichiatra - psicoterapeuta