• Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • La famiglia rappresenta un sistema che si autoregola e che si gestisce sulla base di regole stabilitesi nel tempo attraverso vari tentativi ed errori.

  • La famiglia rappresenta un sistema che si autoregola e che si gestisce sulla base di regole stabilitesi nel tempo attraverso vari tentativi ed errori.

  • Nella giungla sociale dell’esistenza umana, uno non può sentirsi vivo senza un minimo senso di identità.

    Erik H. Erikson: Identità, gioventù e crisi.

  • Nella giungla sociale dell’esistenza umana, uno non può sentirsi vivo senza un minimo senso di identità.

    Erik H. Erikson: Identità, gioventù e crisi.

  • Con l’espressione ‘ Diventa ciò che sei’, Nietzche ci esorta ad evitare la vita non vissuta. Egli ci dice: realizza te stesso, metti in pratica le tue capacità, vivi con audacia e completezza.

  • Con l’espressione ‘ Diventa ciò che sei’, Nietzche ci esorta ad evitare la vita non vissuta. Egli ci dice: realizza te stesso, metti in pratica le tue capacità, vivi con audacia e completezza.

  • La massima ‘ Ciò che non mi uccide, mi fortifica’, Nietzche la collega all’idea di un albero che, subendo le più violenti tempeste e sprofondando le proprie radici sempre più giù nel terreno, cresce e diventa sempre più forte.

  • La massima ‘ Ciò che non mi uccide, mi fortifica’, Nietzche la collega all’idea di un albero che, subendo le più violenti tempeste e sprofondando le proprie radici sempre più giù nel terreno, cresce e diventa sempre più forte.

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Psicodiagnosi

Chi va oggi dallo specialista di Salute mentale, dallo psichiatra o dallo psicologo, ci va perché si trova in un impasse psicologico, alquanto doloroso, che gli impedisce di comportarsi come un normale essere umano.

Spesso, compaiono sintomi fisici, per i quali i medici delle varie discipline non riscontrano alcuna patologia.
A questo punto, lo specialista è chiamato ad ascoltare il paziente con la massima attenzione per capire cosa lo affligge.Una buona anamnesi della malattia rappresenta, infatti, un primo passo indispensabile nella procedura psicodiagnostica, così come essenziale è instaurare una relazione terapeutica che, con il passar del tempo, diventi  liberatoria per il paziente.

Una corretta diagnosi è il primo passo importante da compiere prima di avviare qualsiasi terapia.Se ciò non dovesse accadere, il rischio è grande, per lo psichiatra, di somministrare un trattamento farmacologico sbagliato con tutte le conseguenze negative che possiamo facilmente immaginare. Lo psicologo, da canto suo, deve almeno potere stabilire chi necessita di intervento psichiatrico e chi no, e non deve esitare a dirlo al paziente.

Esistono manifestazioni psicopatologiche per le quali è sufficiente una  terapia psicoterapeutica.Altre, invece, per le quali è sufficiente un  trattamento psicofarmaceutico.Il più delle volte, tuttavia, oltre all’adeguato trattamento farmaceutico, si rende necessario il relativo intervento psicoterapeutico.

In questi casi, la collaborazione tra gli specialisti risulta essenziale per il paziente che ne trarrà grossi vantaggi.Questo presuppone una posizione comune tra gli specialisti sul fronte dell’etica e del prestigio della professione nonché una stima reciproca per le competenze professionali e l'esperienza maturata da altrui.