Le parole sono molto importanti nella communicazione e nella convivenza umana. Ci vuole tuttavia grande attenzione su come usarle, su quali scegliere per attribuire il significato giusto di cio` che vogliamo communicare e anche su quando dirle. Non sempre sono op-portuni tutti I momenti per la communicazione, in quan to creano sulla superficie e in fondo al cervello umano onde le quali provocano reazioni con il richiamo di suo ni, immagini, timori, speranze e.a.
Le parole hanno un potere tale che possono essere paragonate alla precisione del bisturi durante un' operazione chirurgica. Sono eventi noetici ed il loro scopo e` lo scambio di significato attraverso la consapevolezza. La capacita` percettiva si differenzia molto tra gli uomini. Accade spesso che gli uomini dicano altro, intendano altro, credano altro e facciano altro. E` li` che si imprime l' egoismo umano con la vanita`.
L' uso sbagliato delle parole ci fa soffrire.
E` importante innanzitutto che si focalizzi su se` stessi e che si abbia consapevolezza di come communica con gli altri. Dentro di noi ci sono due se`. Il primo ha la tendenza di ripetere parole che aveva ascoltato ripetutamente ed esprimono idee prestabilite , pregiudizi e tutto quello che e` solito dire.
Il secondo rappresenta la stessa natura nostra, il nostro carattere e le scelte che facciamo dal profondo dell' anima. Ci si vuole attenzione, perche` se il primo se` predomina, entriamo facilmente in una destabilizzazione rischiando direttamente la nostra felicita` e la nostra salute.
Siamo abituati a credere che per tutte le difficolta`, I problemi e le avversita` provenienti dall' ambiente esterno, e` colpa degli altri e che ci fanno soffrire. Eppure non e` cosi`. Puo` darsi che quello che ricevia mo dall' ambiente ci ferisca , ci faccia male, ci impauri sca, ma le delusioni vengono metabolizzate e le ferite guariscono. Ma quando prevalgono sentimenti negativi come l' ansia, la depressione permanente, questi si ba sano su sbagliati schemi mentali e su nostri insoluti con flitti interni che impediscono la nostra energia vitale esprimersi.
A questo punto vorrei fare un riferimento al filosofo stoico Epicteto (50-138 a.C) il quale credeva che l' educazione dell' uomo fosse il mezzo che assicurava all' essere umano la sua liberta`. Diceva che “non sono I fatti che sconvolgono gli uomini, ma l' idea che gli uomini hanno dei fatti”.
Le parole hanno sempre un rivestimento sentimentale
A volte, parole che gli altri ci dicono, ci caricano a tal punto che la logica si perde e noi paralizziamo mentalmente. E` facile che si passi al contrattacco e che si perda l' opportunita` di avere una relazione con l' altro creativa, finche` non sara` possibile.
Se paralizziamo e` perche` vediamo I fatti a modo unilaterale e questo ha a che fare con le nostre dolorose esperienze personali negative. Ma I fatti hanno anche un lato contrario di cui non siamo consapevoli. I nostri schemi noetici disfunzionati sono proprio quelli che ci impediscono scoprire altri modi funzionali della nostra esistenza.C'e` sempre dentro di noi un altro lato contrario a quello che ci ha bloccato. Ci sono li` anche le soluzioni migliori a qualunque problema. Questo nostro lato viene mobilitato quando diminuiamo il nostro egoismo ed entriamo in un tale stato energetico lontano da pensieri, credenze e ruoli che daranno alla nostra mente l' opportunita` di attiva re funzioni gia` esistenti.
L' espressione “che cosa diranno gli altri di me” spesso ci influisce negativamente ed entriamo facilmente nel posto dell' accusato che dovra` difendersi. Ma il giudice vero si trova dentro di noi ed ha a che fare con il codice di valori formati da ciascuno di noi.
E` la nostra coscienza. L'autostima nostra non puo` essere sviluppato se cerchiamo di rassomigliare ad altri, ma solo se ascoltiamo attentamente, ad ogni momento, noi stessi, senza commenti e critiche.
Socrate, filosofo greco (469-399 a.C), il maestro del metodo maieutico e dialettico, esortava I suoi discepoli a filtrare quello che si diceva di qualcuno: di quanto fosse vero, di quanto fosse detto con bonta`e infine di quanto fosse utile. Altrimenti, non c'era nessun motivo di essere ascoltato.
Le parole possono funzionare come uno strumento forte entro molti ambiti, come nel campo di lavoro, nel rapporto di una coppia e.a. A causa di intenzionalita` o di credenze false, si usano parole che fanno sminuire l' altro. E` allora che entra in funzione il Rosenthal effect o effetto Pigmalione, dove l' altro incorpora la critica negativa a cui viene esposto e si comporta analogamente, giustificando cosi` quello che lo critica.Si stabi lisce in tal modo un circolo vizioso dove qualcuno diventa facilmente sottomesso all' altro.
L'ambito culturale ha un effetto diretto al significato delle parole
E` ben noto che l' uso delle stesse parole in luoghi diversi della terra ed in culture diverse attivano sentimenti diversi.
Quello che gli individui percepiscono nonche` il loro modo di trattare il significato delle parole, e` direttamente influenzato dalla conoscenza, dalle credenze e dal modo di vita che seguono ad un certo periodo di tempo. La percezione ed il pensiero dell' uomo viene plasmata a seconda dell' ambito culturale in cui si e` cresciuti.
Nella cultura occidentale, abbiamo la tendenza di foccalizzarci sui detti dell' altro, ignorando l' ambiente in qui si trova ed in che grado questo influisce su lui stesso positivamente o negativamente e di conseguenza lo classifichiamo facilmente dentro di noi come ci serve.
In societa` che prevale la collettivita`, l' individuo tende ad integrarsi e non distinguersi dalla massa, in antitesi con la maggioranza dei paesi occidentali industriali dove c'e` la tendenza di far prevalere l' individualismo. Il modo di esprimersi nonche` il tipo delle parole che si usa, e` diverso, in gran parte, in ogni societa`.
Dopo tutto che ho presentato rispetto al potere delle parole, spero ed auguro che ciascuno di noi abbia la consapevolezza analoga dell' uso delle parole ed in che grado serve alla nostra coesistenza umana.
Spyridon Metaxas, psichiatra-psichoterapeuta