• Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • Il primo principio della comunicazione umana stabilisce che: ‘ogni comportamento rappresenta una comunicazione che a sua volta provoca una risposta importante ad un altro comportamento/comunicazione.’

  • La famiglia rappresenta un sistema che si autoregola e che si gestisce sulla base di regole stabilitesi nel tempo attraverso vari tentativi ed errori.

  • La famiglia rappresenta un sistema che si autoregola e che si gestisce sulla base di regole stabilitesi nel tempo attraverso vari tentativi ed errori.

  • Nella giungla sociale dell’esistenza umana, uno non può sentirsi vivo senza un minimo senso di identità.

    Erik H. Erikson: Identità, gioventù e crisi.

  • Nella giungla sociale dell’esistenza umana, uno non può sentirsi vivo senza un minimo senso di identità.

    Erik H. Erikson: Identità, gioventù e crisi.

  • Con l’espressione ‘ Diventa ciò che sei’, Nietzche ci esorta ad evitare la vita non vissuta. Egli ci dice: realizza te stesso, metti in pratica le tue capacità, vivi con audacia e completezza.

  • Con l’espressione ‘ Diventa ciò che sei’, Nietzche ci esorta ad evitare la vita non vissuta. Egli ci dice: realizza te stesso, metti in pratica le tue capacità, vivi con audacia e completezza.

  • La massima ‘ Ciò che non mi uccide, mi fortifica’, Nietzche la collega all’idea di un albero che, subendo le più violenti tempeste e sprofondando le proprie radici sempre più giù nel terreno, cresce e diventa sempre più forte.

  • La massima ‘ Ciò che non mi uccide, mi fortifica’, Nietzche la collega all’idea di un albero che, subendo le più violenti tempeste e sprofondando le proprie radici sempre più giù nel terreno, cresce e diventa sempre più forte.

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Martedì, 22 Maggio 2018 09:48

Psicofarmacologia

L’ingresso della farmacologia in Psichiatria è stata una vera rivoluzione.

Nel 1953, la scoperta della cloropromazina permise agli psichiatri di curare le psicosi con altri trattamenti che non fossero gli elettrochoc, la chirurgia psichiatrica, i mezzi di contenzione fisica (camicia di forza) o l’internamento in strutture psichiatriche.

Da allora, la psicofarmacologia ha compiuto passi da gigante. Nell'ultimo decennio, quasi ogni anno si scoprono nuove molecole che si aggiungono all'immenso arsenale già a disposizione dello psichiatra di oggi.

Questo progresso aumenta contestualmente le attese dei familiari dei pazienti. Oggi un paziente schizofrenico non è più rinchiuso per mesi in una struttura psichiatrica; anzi lo scopo perseguito è di integrarlo appieno nella società in cui vive.

Inserire una persona affetta da malattia mentale nel mondo del lavoro ed aiutarlo a farsi una famiglia è ormai perfettamente fattibile a certe condizioni.

Martedì, 22 Maggio 2018 09:48

Psicoterapia di famiglia

Cosa intendiamo in fondo con il termine ‘Terapia familiare? 
Solitamente, quando parliamo di terapia in ambito psichiatrico, ci riferiamo ad una personache attraversa un periodo difficile a livello psichico e, quindi, ad una persona affetta da disturbi.
Quando, invece, parliamo di terapia riferendoci ad una famiglia, ci riferiamo ad un momento di difficoltà nella dinamica comunicativa tra i componenti di questa famiglia. 
Il più delle volte, tale difficoltà non viene percepita dai componenti della famiglia o viene semplicemente ignorata. In questo caso, avviene che solitamente un componente sviluppa, ad un certo punto, un  ‘sintomo’ che mobilizza l’intera famiglia verso la ricerca di una soluzione.
Il sintomo compare nell’anello più debole a livello emotivo e può manifestarsi con diverse modalità. Può manifestarsi, ad esempio, con un  qualche disturbo psichico, una malattia psicosomatica persino con una dipendenza dalle sostanze psicoattive.

Martedì, 22 Maggio 2018 09:48

Psicoterapia di gruppo

Uno dei primi aspetti del processo clinico di una Psicoterapia di gruppo consta nel saper instaurare e mantenere un clima di fiducia tra i componenti del gruppo.Se questo succede, l’aiuto che se ne può trarre è enorme.

La psicoterapia di gruppo, infatti, fa leva sul bisogno umano di appartenenza, per esempio ad un gruppo ed in questo pattern relazionale, la persona conserva la propria individualità.
La constatazione che ogni problema, pur grande che sia, presenta molti punti in comune con esperienze vissute da altri componenti del gruppo, rende il peso più sopportabile per il paziente. In seno al gruppo viene coltivata l’empatia*, ossia si imparano dinamiche comunicative e di gestione dei propri sentimenti.

 

Solitamente i gruppi sono formati da 5 a 10 persone che si riuniscono una volta la settimana.

*empatia: partecipare alle emozioni altrui, capendone  i sentimenti. Empathy in inglese.
Per ulteriori informazioni vedi Google psicologie ed empatia- SCIPS

Martedì, 22 Maggio 2018 09:47

Psicoterapia individuale

Oggigiorno, un numero sempre maggiore di persone, solitamente di giovane età, si rivolge allo psicoterapeuta per chiedere aiuto. Questo fenomeno sembra dovuto principalmente allo stile di vita occidentale caratterizzato da un accresciuto consumismo ed un elevato tenore di vita senza la relativa maturazione psicologica e sentimentale delle persone.


Negli ultimi anni, la crisi dei valori è sempre più palese.I valori sui quali poggiava la famiglia tradizionale sono, in gran parte, ‘arrugginiti’  e nei rapporti tra le persone primeggia l’avere e non l'essere.Questo spiega la forte crisi d’identità dell’uomo moderno che si trova a vivere in un mondo sempre più competitivo e minaccioso.


Al fine di potere sopravvivere in questo mondo, uno deve:

  1. Trovare un codice di valori personale, con i relativi valori spirituali.
  2. Sviluppare le competenze necessarie per sopravvivere in un mondo competitivo.
  3. Imparare a conoscere e gestire sentimenti ed emozioni.
  4. Sviluppare e coltivare la stima di sé mediante un contatto ininterrotto con la realtà.
  5. Riconoscere e valorizzare i propri punti ‘forti’ ereditati dai genitori e dai nonni, che sono il patrimonio di ogni persona.
  6. Sviluppare l’empatia*, se vogliamo aggiungere la nostra pietra alla costruzione di un mondo umano che ci offra prospettive per l’avvenire.

La psicoterapia è diventata, ormai, per l’uomo moderno un passaggio obbligato per una migliore qualità di vita che tuteli contestualmente la sua salute fisica e mentale.

*empatia: partecipare alle emozioni altrui, capendone  i sentimenti. Empathy in inglese.
Per ulteriori informazioni vedi Google psicologie ed empatia- SCIPS

Martedì, 22 Maggio 2018 09:47

Depressione

Al giorno d' oggi  la frequenza del manifestarsi della depressione è aumentata significativamente  e si trova in diretto rapporto con il modo di vita della società moderna.  I fattori che  influenzano la frequenza dell’apparizione della malattia oggi sono l’estrema  competitività, la crisi dei rapporti interpersonali che va di pari passo con l’  aumento del consumismo e la crisi dei valori umani.

Martedì, 22 Maggio 2018 09:43

In linea di principio è il rapporto

La traduzione sarà futuro disponibili.

Martedì, 22 Maggio 2018 09:36

L’essere umano e la salute mentale

Chiedere aiuto allo specialista di salute mentale, nonostante le migliori referenze che si possano avere, non è sempre facile.
Non lo è perché, di solito, chi si trova in quella situazione sta vivendo uno stato di ‘tormento’, in un vicolo cieco che non permette di compiere quel passo. Inizia, quindi, con un compromesso. Il compromesso successivo si verificherà nel momento in cui sarà necessario adottare una terapia farmaceutica.

Martedì, 22 Maggio 2018 09:28

Incontro con lo specialista

Spesso ci si chiede dove si ferma una sana manifestazione e dove inizia il ‘patologico’. Un criterio fondamentale da considerare è il grado di funzionalità della persona a livello sociale, famigliare nonché nell’ambito lavorativo.

Spesso ci si chiede dove si ferma una sana manifestazione e dove inizia il ‘patologico’. Un criterio fondamentale da considerare è il grado di funzionalità della persona a livello sociale, famigliare nonché nell’ambito lavorativo.

Nell’incontro con il paziente, caratterizzato in primo luogo da una comunicazione prettamente umana, si misura il grado di integrità della personalità del terapeuta.
Per il paziente, la capacità da parte del terapeuta di instaurare un rapporto terapeutico è molto più importante di qualsiasi altra esperienza professionale che possa avere maturato lo specialista nella sua professione.
In questo caso, la fiducia che si è sviluppata è di grande aiuto per continuare e completare la terapia. 

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